Laser Chirurgico a CO2

Frazionato, continuo e superpulsato

Esiti cicatriziali, skin Resurfacing, laser Chirurgia e rimozione verruche e condilomi

Cos’è il laser ad anidride carbonica?

Il laser è uno strumento capace di emettere un fascio di luce monocromatico e collimato, con peculiarità fisiche specifiche. Per quanto riguarda il campo della medicina estetica, possiamo affermare che i fattori distintivi siano essenzialmente due. Il primo riguarda l’ampiezza della superficie sulla quale viene emessa la luce del laser, che risulta essere molto piccola. Questo consente al medico di lavorare con uno strumento di estrema precisione, che riesce a colpire aree circoscritte senza intaccare i tessuti circostanti. Il secondo fattore è che, nel caso del laser ad anidride carbonica, il fascio di luce produce un calore intenso. Questo consente al medico di ottenere delle reazioni da parte del derma in grado di migliorarne l’estetica.

Il laser agisce tramite un insieme di tre componenti fondamentali: uno strumento attivo, una struttura per l’apporto di energia ed una cavità ottica. Per quanto riguarda il primo, questo è composto da una soluzione i cui atomi, caricati dalla scarica elettrica, liberano fotoni. Questi ultimi sono gli elementi che compongono la luce, motivo per il quale il fascio rimane colorato e visibile all’occhio umano.

Infine, i fotoni vengono diretti verso la cavità ottica del laser, che non è altro che l’apertura da cui esce il fascio di luce. Nel caso del laser ad anidride carbonica, noto anche come laser CO2, la soluzione utilizzata è costituita per il 10-20% di anidride carbonica.

A cosa serve il laser ad anidride carbonica?

Questa tecnica, nel mondo della medicina estetica, viene principalmente utilizzata per la stimolazione della produzione di nuovo collagene. Quest’ultima, insieme all’elastina, è una delle proteine maggiormente presente nel tessuto connettivo. In particolare, parliamo di quello dermico, ossia della pelle. Il collagene si compone di particelle più piccole, note come peptidi, allineati in una catena. Il suo compito primario all’interno del tessuto dermico è quello di donare elasticità alla pelle. Nel momento in cui il derma perde elasticità, significa che le fibre di collagene si sono spezzate. Da qui, lo sviluppo di inestetismi cutanei, come le rughe d’espressione e le smagliature. Come dicevamo, questo problema diventa preminente con il passare del tempo, che influisce sulla produzione di questa proteina.

Ecco che, con il laser ad anidride carbonica, viene provocato il rilascio di nuovo collagene. Il processo mediante il quale avviene è la vaporizzazione dell’acqua contenuta nelle cellule della cute, che per effetto del calore vengono sostituite in modo naturale dal derma. Questo processo obbliga la pelle alla produzione di nuovo collagene, che dona maggior tono e compattezza alla pelle. In questo modo, l’entità degli inestetismi cutanei viene drasticamente ridotta, fino quasi a scomparire del tutto.

Il trattamento laser ad anidride carbonica

Oltre alla medicina estetica, il laser CO2 viene utilizzato anche in chirurgia, come sostituto del bisturi tradizionale. Questo perché, rimanendo meno invasivo, provoca un’infiammazione minore, con una fase post-trattamento molto più ridotta. Inoltre, essendo molto preciso, consente un sanguinamento molto contenuto, e non provoca alcuna cicatrice. Anzi, il laser CO2 è uno strumento che trova il suo impiego anche nel trattamento contro segni indelebili sulla pelle, riducendone la visibilità.

Prima di sottoporsi alla seduta sarà necessario fissare un appuntamento conoscitivo con il dottore, che valuterà la situazione del paziente. Inoltre, verranno fornite tutte le indicazioni sul trattamento e sui risultati che sarà possibile raggiungere. Per sottoporsi al laser ad anidride carbonica è necessario evitare, nei giorni precedenti, l’esposizione al sole o alle lampade UVA, così come il consumo di alcuni farmaci.

Prima di iniziare, il medico applicherà una crema anestetizzante sulla pelle, e più in particolare sulle zone interessate al trattamento. La durata delle sedute è variabile da circa 30 minuti a 60 minuti, in base alle esigenze del paziente. Dopo il trattamento la pelle potrebbe apparire leggermente arrossata, un sintomo comune e normale, che si protrae per qualche settimana. Durante questo periodo di guarigione è opportuno evitare l’esposizione al sole e alle lampade UVA.